Cos’è l’ effetto venturi?

Giovanni Battista Venturi è il fisico italiano, di origini reggiane, inventore del famoso effetto Venturi che oggi giorno viene utilizzato in diversi ambiti. La miscelazione e dosaggio di fluidi, l’eliminazione dell’aria dai contenitori e dalle tubazioni. Addirittura la presenza di questo effetto nelle arterie del corpo umano sono alcuni degli esempi dove questo principio trova applicazione.

Le origini di Giovanni Battista Venturi

Nacque nel 1746 in un piccolo paese nei pressi di Reggio nell’Emilia. Fin da subito si fece notare per le sue doti da Lazzaro Spallanzani e Bonaventura Corti. Inizia a insegnare fisica logica all’università di Reggio Emilia passando ad impartire gli stessi insegnamenti a Modena dove insegnerà anche fisica generale. Ricopre le cariche di ingegnere, matematico ducale e verificatore della zecca fra il 1780 e 1796. Ma è il 1796 l’anno che gli porta più fortuna grazie al suo trasferimento a Parigi dove scrisse la sua opera più importante “Ricerche sperimentali sul principio della trasmissione laterale entro i fluidi applicata alla spiegazione dei diversi fenomeni idraulici“. Giovanni Battista Venturi viene ricordato per il suo importante contributo allo studio della meccanica dei fluidi con la descrizione di quello che venne chiamato “effetto Venturi“, che descrive il legame tra velocità e pressione di un fluido in un condotto.

Il principio dell’ effetto venturi

effetto venturi mostrato nel tubo di venturi

Nei punti in cui il condotto si restringe la velocità aumenta mentre la pressione diminuisce, viceversa nella sezione grande. Per questo motivo l’effetto venturi viene chiamato anche paradosso idrodinamico. La pressione aumenta in corrispondenza delle strozzature, invece essa diminuisce come diretta conseguenza della legge di Bernoulli.

Inox-Fer partendo dalle nozioni di Venturi ha applicato questo principio nei dissolutori modello DR.